Sono le 9 e 12 minuti di oggi, 10 luglio, quando al Numero Unico Nazionale del Gruppo ETAV arriva la chiamata disperata di Alice (nome di fantasia) la tredicenne racconta di essere stata picchiata dal papà senza una motivazione.
Sono le 8 circa racconta, quando viene svegliata dalle urla della mamma, e in pochi secondi il padre si sarebbe inveito anche contro di lei colpendola con schiaffi e pugni.
Riuscita a divincolarsi dalla furia del padre e trovata la possibilità di chiamare, la 13enne si è rivolta al Numero Unico Nazionale del Gruppo ETAV per chiedere aiuto.
Tranquillizzata la piccola e acquisite tutte le informazioni necessarie, l’operatore della centrale operativa ha allertato i carabinieri che giunti sul posto hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato. Sul posto un medico ADM ha disposto un accertamento di pronto soccorso per la donna e la bambina che sono state tresferite in ambulanza e ricoverate al reparto di emergenza urgenza del vicino ospedale.
Claudio Greggio legale del Gruppo ETAV commenta: ” in 20 giorni sei casi di violenza domestica che vedono coinvolti i bambini, quando si colpiscono i fanciulli si è davvero giunti ad un limite intollerabile di prevaricazione e disumanità”.
Il Gruppo ETAV visto il dilagare del problema nell’ultimo periodo, promette linea dura ed ha già investito un pool di avvocati e giuristi a difesa delle vittime. La centrale operativa e il centro di ascolto forniranno tutto l’aiuto necessario.